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Clicca per leggere:DOPO IL NO DI SPAGNA E FRANCIA A QUALCHE RICOLLOCAMENTO DALLA UE ARRIVANO OLTRE A SPICCIOLI ALTRE RICHIESTE ALL’ITALIA E DULCIS IN FUNDO CI SI METTE ANCHE BOERI DELL’INPS
Di Admin (del 04/07/2017 @ 21:19:28, in Politica, linkato 554 volte)
                                         
 
Ci daranno al massimo un po’ di soldi ci diranno: “Li avete voluti,teneteveli!”

 Questo farà per noi la tanto amata ed invocata Europa in tema di migranti.

 Il fatto è che sia la Francia che la Spagna hanno negato qualsiasi possible accesso ai loro porti in tema di migranti.I due paesi mediterranei,quindi, ci lasciano da soli nella gestione dei flussi di irregolari dopo la chiusura della rotta balcanica con l’accordo turco ( vi tenete i 2 milioni di profughi in cambio di danaro )

 

Ancora più preciso il francese Eduard Philippe che è il Primo ministro ,in un intervento al parlamento.Philippe ha detto: "Accogliere, sì, aiutare sì, subire no, mai" prendere misure per riformare il sistema d'asilo e lottare contro l'immigrazione irregolare, con una "esigenza di umanità” , ridurre il tempo di analisi delle richieste di asilo e allontanare i profughi che non abbiano diritto

 Cioè a dire tutti i migranti economici.

 E questo sarebbe l’Europa unita?

Con questi dettami dei francesi l’Italia dovrebbe rispedire al mittente il 90% di coloro che sono sbarcati finora!


Inoltre in giornata sono arrivati altri diktat europei all’Italia oltre alla promessa di qualche spicciolo.

 All'Italia Bruxelles chiede di rispettare gli impegni assunti in materia di ricollocamento, "registrando urgentemente tutti gli eritrei presenti nel Paese, centralizzando e standardizzando la procedura, consentendo il trasferimento dei minori non accompagnati”

 Inoltre la Commissione UE ci chiede di creare delle capacità supplementari nei centri di crisi aumentandole urgentemente fino a 3 mila posti ed accelerare l’esame delle domande di asilo in corso ed anche accelerare i rimpatri.

 Altri oneri per l’Italia.

 Ma negli ultimi giorni sono arrivati oltre 15 mila profughi e di certo la gran parte di questi non è stata ancora censita né controllata a dovere. E ci si chiede ulteriore impegno ?



Circa l’indisponibilità di Spagna e Francia ad accogliere ricollocamenti dal’Italia la dichiarazione di Frans Timmermans vicepresidente vicario della Commissione Ue è stata esilarante per non dire beffarda:

 “Conosco bene le domande dell’Italia, cerchiamo di aiutare nella misura del possibile, ci sono altri 27 Paesi che magari hanno anche altre idee. Ne parleremo alla riunione a Tallinn. Ho piena fiducia nell’operato del ministro Minniti perché sa guardare a soluzioni strutturali, ma dobbiamo stare attenti a non creare nuovi fattori di richiamo”.

Capito?



Tutto questo metre l’Austria ci minaccia addirittura al Brennero con l’ipotesi di schierare 4 blindati e 750 soldati per impedire un flusso di migranti inostenibile.


 Insomma gli austriaci non accettano come ha detto il leader del partito popolare Kurz che ogni salvataggio in mare si trasformi automaticamente in un biglietto di transito per l’Europa.

 Il tutto ha una probabile valenza elettorale ( in Austria si vietrà di nuovo il 15 ottobre ) anche perché al momento i profughi sanno bene che la via del Brennero è tra le più controllate e non è in atto alcuna situazione di emergenza.

 Perfino la Bonino stamani a Radio Radicale sia pure a mezza bocca ha ammesso che le cose andavano meglio con l’ operazione Mare Nostro sia pure confondendo un po’ di dati e cifre.Il 90% di coloro che arriva in Italia è clandestino economico e non rifugiato proveniente da teatri di guerra.



 Ma la bomba finale l’ha messa Boeri Presidente dell’Inps.

Una eventuale chiusura dei confini ha detto sarebbe distruttiva nei confronti del nostro sistema sociale. Mancherebbero 38 miliardi

.E questo si unisce a quel filone di pensiero tra statistici ed economisti oltre che a politici di sinistra dal buonismo “peloso” e dal grande ritorno economico per le cooperative rosse,che hanno già calato le braghe e preconizzano con soddisfazione la scomparsa etnica dell’Italia a breve.

 Se ci si mette anche chi eroga le pensioni nel dire che in una simulazione fino al 2040 emergerebbero in caso di porte chiuse agli immigrati avremmo circa 73 miliardi in meno di entrate contributive e 35 miliardi n meno di prestazioni sociali per gli extracomunitari con un saldo negativo di 38 miliardi, siamo del gatto.