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Clicca per leggere:PER UNA VOLTA ALMENO SIAMO D’ACCORDO CON I RADICALI CHE HANNO INVIATO UNA LETTERA AL PRESIDENTE MATTARELLA
Di Admin (del 13/03/2020 @ 20:12:20, in Critica politica, linkato 375 volte)

radioradicale.it


Spesso sono in disaccordo con i RADICALI anche se da oltre 25 anni seguo giornalmente le loro trasmissioni.

 Spesso ho criticato “i talebani” che vi sono in redazione soprattutto in tema di accoglienza e ne ho anche fatto i nomi: BILLAU,SCANDURA su di una spanna.e NON TRASCURANDO ALCUNI OSPITI FISSI DEL TIPO OLIVIERO TOSCANI! ( e non tralasciano le risatine insopportabili di Nicolas Ballario...)

 Ma  ho anche sovente apprezzato la professionalità
di molti redattori di gran lunga più alta,si fa per dire, di quelli di mamma RAI per esser chiari.

 La loro battaglia per le CARCERI poi è storica e loro la cavalcano a tutta forza.

Loro sono per amnistia ed indulto ad esempio, io sono per nuove carceri più umane.

 Oggi,però, mi devo in gran parte schierare dalla loro parte.



 E’ stata diffusa a firma Maurizio Turco e Irene Testa Segretario e Tesoriere del Partito Radicale una lettera aperta indirizzata al PRESIDENTE MATTARELLA : LO STATO DI DIRITTO VALGA SOPRATTUTTO NELL’EMERGENZA

 Ne pubblichiamo ampio stralcio:

 Signor Presidente, il Partito radicale rileva il degrado dello Stato di diritto, in cui il Governo ha precipitato il nostro paese. L’emergenza sanitaria in Costituzione è un vincolo stringente, ma anche da interpretare in modo stretto: invece, il bilanciamento di interessi è assente e lo squilibrio tra ipertrofia amministrativa e diritti dei cittadini è evidentissimo. Ogni burocrate di ministero ha colto l’occasione per tirare fuori dal cassetto segreto i suoi sogni di regolamentazione della vita di tutti; il guaio è che i suoi sogni segreti si stanno traducendo negli incubi dei cittadini. L’iper-regolamentazione dei momenti più personali della vita quotidiana sta avvenendo con un coinvolgimento minimo - se non meramente formale e sostanzialmente nullo - dei presìdi di partecipazione democratica. Alle decisioni che impattano sulle libertà di tutti, in primo luogo, dovrebbe essere compartecipato il Parlamento, che invece di fatto sta essiccando il suo ruolo: accettando il sistema dei “decreti a grappolo” e dei “decreti a perdere”, le Camere stanno di fatto abdicando al loro ruolo e legittimano l’espansione dei poteri dell’Esecutivo……….. Quel che è peggio è che neppure il Governo è di fatto coinvolto: tutte le decisioni sono adottate – sotto il “cappello” formale di decisioni del Consiglio dei Ministri – con decreti del Presidente del consiglio, la cui vaghezza si presta a confusioni interpretative cui si risponde o con interlocuzioni dirette con le Istituzioni territoriali (altri esecutivi, quelli regionali) o con le FAQ pubblicate sul sito Governo.it. Lo Stato di diritto, dalla legge formale, sta passando alle fonti extra ordinem, guarda caso tutte prodotte da un Uomo solo al comando. È già accaduto quando il terremoto di Messina fu affrontato con lo stato d’assedio ed i decreti reali a ratifica parlamentare successiva: ci auguriamo che Lei voglia esercitare il ruolo di salvaguardia della legalità e delle libertà di tutti che, un secolo fa, il re rinunciò ad esercitare, avvelenando il dibattito pubblico e precostituendo le condizioni per la marginalizzazione del Quirinale nel ventennio successivo.