Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 16/01/2013 @ 13:09:26, in AMBIENTE, linkato 1588 volte)
PISA :
Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli . Lotta al Matsucoccus nel Parco, il Consiglio approva la strategia per il 2013.
Il Consiglio direttivo del Parco ha approvato le linee guida per il 2013 per continuare a contrastare l’infestazione della cocciniglia corticicola del pino marittimo (più conosciuto col suo nome scientifico, Matsucoccus feytaudi), che da alcuni anni ha invaso, come in altri luoghi del territorio italiano e toscano, l’area protetta. Contro il parassita letale, che attacca solo il pino marittimo e il cui avanzamento è stato rallentato dall’Ente Parco nel corso degli ultimi anni per permettere la messa a dimora di piante autoctone, sono previsti nuovi interventi per cercare di guadagnare ulteriore tempo.
nella foto: trappole per la lotta al matsucoccus
A San Rossore, oltre ai tagli di bonifica fitosanitaria già programmati e sinora sempre eseguiti con puntualità, saranno effettuati nuovi interventi, obbligatori per legge per gli esemplari di pino marittimo colpiti dal Matsucoccus, sulla base dei rilievi visivi della piante sintomatiche effettuati dal personale del Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia (CRA-ABP, o ex Istituto di Zoologia Agraria di Firenze), convenzionato con l’Ente Parco per la gestione dell’emergenza. I maggiori introiti derivanti dalla vendita del legname saranno reimpiegati per intensificare opere di ricostituzione del bosco e per eseguire necessari monitoraggi di tipo naturalistico sull’impatto degli interventi. Al tempo stesso, anche per il 2013 proseguirà la lotta biotecnica a San Rossore e nelle altre aree del Parco verso le quali il Matsucoccus si sta orientando, ossia le pinete della zona più settentrionale, cercando peroÌ di modificare la strategia per tentare di aumentarne l’efficacia: oltre alla cattura diretta degli insetti, si proverà infatti ad allontanarli dalla pineta di marittimo attirandoli verso la fascia interna, ossia nella pineta di pino domestico, immune all’attacco dell’insetto. Gli interventi previsti sono necessari alla conservazione degli altri ambienti naturali del Parco e delle specie ad esso connesse: la ricostituzione di una fascia di protezione intende proteggere dagli effetti dell’aerosol marino la retrostante pineta di pino domestico, habitat prioritario non direttamente attaccabile dal Matsucoccus ma dagli insetti “generalisti”, che approfitterebbero anche dei pini marittimi per portarsi su alberi di specie diverse. Un po’ di storia sulla presenza del Matsucoccus feytaudi nel Parco La pineta di pino marittimo occupa nel Parco la prima porzione di litorale retrostante le dune consolidate; fu piantata in epoca storica, oltre due secoli fa, con il preciso scopo di proteggere i boschi retrostanti dai venti marini, importante ostacolo alla libera penetrazione degli aerosol marini che recano danno alle chiome sia dei pini domestici che delle latifoglie, più diffusi nella fascia immediatamente interna. Nelle pinete di Tombolo, appartenenti al Comune di Pisa e ricadenti sotto il vincolo ambientale del Parco, l’insetto fu trovato per la prima volta nel 2004 in una trappola posizionata dalla Regione Toscana nell’ambito del monitoraggio estensivo delle foreste, mentre subito dopo il Parco ha intensificato il monitoraggio ed iniziato, con il coordinamento scientifico del CRA-ABP, una campagna intensiva di cattura degli insetti. Catture così massicce hanno certamente tamponato l’attacco, che sarebbe stato altrimenti molto più esteso e rapido; ciononostante nelle pinete di Calambrone, dove l’insetto era presente già da tempo (la progressione dell’infestazione è da sud verso nord), molti pini si sono seccati assumendo il caratteristico colore rossastro e nel 2008 si è reso necessario procedere al loro taglio, anche perché due Decreti del 1996, uno nazionale ed uno regionale – il Decreto del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali del 22.11.1996 “Lotta obbligatoria contro l’insetto fitomizio Matsucoccus feytaudi (Ducasse)” e il Decreto del Direttore generale dell’ARPAT n. 376 del 25/09/2007 “Prescrizioni applicative del DM 22/11/199” – obbligano qualunque proprietario boschivo ad intervenire celermente per il taglio delle piante di pino marittimo attaccate dal Matsucoccus, oltre a regolare il corretto allontanamento del legname. Le pinete secche infatti sono estremamente infiammabili; tagliando i pini secchi si favorisce inoltre la lecceta sottostante e quindi la ricostituzione della macchia tipica della costa mediterranea, ma gruppi di pino marittimo sani rimarranno comunque in piedi. Cosa è stato fatto finora a San Rossore? Nella Tenuta di San Rossore, diversamente da quanto avvenuto per l’area più meridionale dell’area protetta – per la quale, a causa del gran numero di questi insetti già presenti, il collasso della pineta è stato inesorabilmente rapido, vista l’impossibilità di programmare una strategia in grado di rallentare l’azione del parassita – l’Ente Parco eÌ sin da subito intervenuto contemporaneamente sui due ambiti già citati, col costante e prezioso supporto dagli esperti del Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia (CRA-ABP): sul fronte biotecnico ha avviato fin dal 2006 la cattura diretta degli insetti con trappole a ferormone (in tutta l’area protetta sono state posizionate oltre 3400 trappole), mentre su quello selvicolturale ha provveduto a tagliare i pini e successivamente rimboschito con leccio. In totale, sono già stati tagliati e rimboschiti circa 50 ettari di pineta, con un “investimento” di oltre 60.000 piantine di leccio già messe a dimora, adeguatamente protette dal morso dei daini. L’intervento biotecnico realizzato dal Parco per rallentare la devastante invasione biologica del Matsucoccus è stato effettuato senza l’utilizzo di un solo grammo di insetticidi o qualsivoglia sostanza nociva per l’ambiente, e rappresenta il più importante intervento di difesa fitosanitaria attuato nel nostro Paese in ambienti mediterranei inclusi in aree protette. Il comunicato stampa integrale, con una ulteriore scheda scientifica dedicata al Matsucoccus feytaudi, è disponibile anche in allegato o al link:
http://www.parcosanrossore.org/ente-parco/ufficio-stampa/comunicati-stampa/lotta-al-matsucoccus-nel-parco-il-consiglio-approva-la-strategia-per-il-2013
Signori milanisti convenite o no che non si può passare in sei mesi da Ibrahimovic e compagnia bella ad un attacco formato da El Shaarawy,Bojan,Niang? Bello:60 anni in tre.Giusto,ma per il Torneo Carnevale di Viareggio,però.
Non per una Società che punta al terzo posto ??!!
Si può capire la voglia di rinnovamento e la linea giovani per tornare grandi ma una squadra di blasone internazionale come il Milan ( la più titolata al mondo con il Boca Juniors ) non può passare dalle vette più alte a delle colline ancora in formazione.
Non è ammissibile anche tenendo conto dello sforzo fatto nella gara di Coppa Italia con la Juventus finita ai supplementari.
Una fresca,veloce e aggressiva Sampdoria nei primi 20 ‘ ha messo alla frusta il Milan questa volta salvato dal suo maturo guardiano di porta Abbiati bravo a respingere tiri dalla distanza di De Silvestri,Poli ed Estigarribia. In quest’ultima occasione l’azione derivante da un calcio di punizione quasi dal limite era stata permessa dopo una insulso e ripetitivo scambio in orizzontale a centrocampo e palla persa.Il motivo per cui il Milan cerchi sempre di fraseggiare in questa maniera non si comprende bene.Ordini di scuderia? Pochezza di idee? Scarsità di classe? Io propendo per quest’ultimo motivo…Quel Constant, quel Constant…
Il Milan deve cercare di mantenersi in grado di poter risalire la graduatoria ed ha bisogno di vincere.La giornata ha visto le sconfitte di Roma e Fiorentina e l’occasione è ghiotta per rifarsi sotto ma la squadra almeno nei primi 45’ anche dopo la fine della sfuriata doriana non è sembrata in grado di pungere.
Un’ottima iniziativa nel finale di Bojan che aveva alla sua sinistra due compagni è stata sprecata in un modo scellerato con un tiro alto di rara bruttezza.
Vedremo nella ripresa se Allegri oserà metter dentro un Robinho completamente fuori forma sia mentale ( era sicura di tornare in Brasile ) che fisica essendosi allenato poco o nulla dopo il suo rientro dal Brasile.
La Sampdoria di Delio Rossi ha velocità e combatte su ogni pallone anche se stasera i due gioielli Eder e Icardi almeno nel primo tempo si sono visti poco.
La ripresa si apre con una bella iniziativa di Niang deviata in angolo da Romero.
Poi una bella fiammata da una parte e dall’altra.Inizia il Milan che va vicinissimo al vantaggio con una discesa di Bojan traversone in area e su tiro in scivolata di El Shaarawy salvataggio proprio sulla linea di Romero.Subito dopo doppia occasione per la Samp prima con Estigarribia che esalta ancora Abbiati,poi con una iniziativa di Icardi il cui tiro esce di pochissimo
.La gara va a spengersi piano piano nonostante l’ingresso di Robinho al posto di El Shaarawy apparso in netto calo di condizione.Se non segna lui…il Milan soffre.
Come dimostrano gli ultimi 10 minuti con costanza offensiva rossonera senza frutto. In definitiva gara modesta e Milan nei limiti attuali che difficilmente lo potranno portare al di sopra di un modesto sesto-settimo posto finale.Insomma ci vuol altro.
Domenica 13 gennaio 2013 – Lega Pro, Prima Divisione, 17agiornata
Pisa – Andria 1-0
da Pisa Michele Bufalino
Pisa: Sepe, Sbraga, Pedrelli (34’ Colombini), Fondi, Carini, Sabato, Buscè (16’ Rizzo), Gatto (34’s.t.Barberis), Perez, Favasuli, Tulli. All. Pane.
Andria: Rossi, Tartaglia, Contessa, Larosa, Migliaccio,Zaffagnini, D’Errico (10’s.t. Loiodice), Giorgino,Maccan, Innocenti, Taormina. All. Cosco Gol: 25’s.t. Favasuli (rig.) Arbitro: Alessandro Caso di Verona Ammoniti: Pedrelli, Fondi, Maccan, Migliaccio Espulso Contessa per doppia ammonizione Note: 2802 spettatori di cui 1070 paganti . Minuti di recupero: 3’ p.t. / 3’ s.t.
PISA – Un Pisa che ha raccolto solo 2 punti in 5 partite e che ha lasciato per strada la testa della classifica, rischiando di uscire dalla zona playoff, affronta l’Andria con la voglia di ripartire e ritrovare la testa per essere di nuovo competitivo e tentare nuovamente l’assalto alle zone che contano.
PRIMO TEMPO – Uno dei primi tempi più noiosi e brutti della stagione si conclude solo con un paio di azioni da gol vere e proprie. La gara è condizionata dal maltempo, che rende pesante e scivoloso il campo. Le uniche occasioni degne di note sono quella di Tulli, al 2’, con un tiro abbastanza telefonato fuori misura, e quella di Pedrelli,all’8’ con una conclusione pericolosa, poi deviata in angolo dopo la parata di Rossi. Il Pisa è in apprensione soprattutto per Buscè, uscito fuori al 14’ per una botta al malleolo. Da lì in poi la gara si è incattivita e si è giocata soprattutto a centrocampo, davvero con pochi argomenti da una parte e dall’altra, e con due ammoniti per l’Andria: Migliaccio e Contessa.
SECONDO TEMPO – Cambia musica nella ripresa, con i nerazzurri subito all’attacco grazie a un’azione personale di Tulli, che dopo 15’’ va al tiro calciando alto. Il Pisa preme grazie a una serie di conclusioni di Fondi, Tulli e Favasuli, tutte fuori dello specchio della porta tra l’11’ e il 22’. La gara cambia grazie a un fallo in area di rigore da parte di Contessa, che, già ammonito, viene espulso. L’arbitro comanda la massima punizione e Favasuli trasforma il suo settimo rigore stagionale su sette calciati, portando a 8 il computo delle sue reti segnate. Da questo momento in poi l’Andria, che aveva fatto di tutto per rallentare il gioco del Pisa, cerca di trovare il pareggio senza fortuna, e grazie ai cambi di Pane, che fa entrare Colombini e Barberis, i nerazzurri portano a casa la partita. Il Pisa potrebbe anche raddoppiare in due occasioni con Perez al termine della gara, ma va bene così. Dopo 2 punti in 5 partite il Pisa esce dalla crisi come va di moda in questo periodo: di rigore.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
Perché ci occupiamo solo ora della Coppa Italia? Semplice. Perché
la Coppa Italia non è una cosa seria almeno fin quando non si arriva alle semifinali.
La Coppa Italia nonostante il gran spiegamento di dirette da parte della rai interessa pochissimo in primis le stesse Società che la vedono solo come una scocciatura ed anche agli spettatori che preferiscono starsene a casa.
Ovvio che quando il calendario sia pure ai quarti di finale propone un classico come Juventus-Milan sia doveroso occuparcene.
Un primo tempo discreto quello tra Juventus e Milan di fronte a spalti,questa volta,gremiti. Molte assenze e turn-over più o meno obbligato. Juventus con Marchisio ( infortunato ) Buffon,Pogba , Pirlo e De Ceglie in panchina.. Nel Milan fuori Constant ed Abbiati con tridente in avanti ( Emanuelson.El Shaarawy,Pazzini )
Molto veloce l’avvio con Milan spigliato e pericoloso al tiro dalla distanza con Ambrosini che costringe all’angolo Storari.
Al 6° Milan in vantaggio grazie ad un bel gol di precisione di El Shaharwy a seguito di profonda fuga di Boateng e retropassaggio arretrato con velo di Pazzini per l’accorrente “faraone”.
Al primo affondo bianconero al solito la difesa milanista per poco non si fa beffare da Matri pericoloso di testa.Il Milan sembra soffrire la velocità delle ripartenze bianconere soprattutto da parte di Giaccherini e di Giovinco.Meglio i rossoneri in fase propositiva anche se approntano l’azione con troppi passaggi laterali rallentadola.
I rossoneri subiscono il pari al 12’ quando la “formica atomica” Giovinco batte imparabilmente Amelia su calcio di punizione dal limite assegnato per fallo di Acerbi non chiarissimo. Molto evidente al solito i difetti di posizionamento della barriera e l’impreparazione del portiere nella circostanza.
Dopo il 25° la gara diventa equilibrata e più lenta,quindi meno bella.
Come già detto Juventus più pericolosa quando si propone in velocità e Milan con un Pazzini in avanti pressochè nullo che non riesce più a pungere.
Al 6 della ripresa ancora Giovinco ha una buona possibilità .Il Milan è calato e
la Juventus è più costante in avanti anche se farraginosa.
Al 19mo un grave pericolo per il Milan.Semplicemente esce Giovinco ed entra in campo Vucinic che storicamente è abituato a mazziare i rossoneri.Lo faceva nella Roma e lo ha già fatto nella Juventus.
La Juventus spinge molto ed entra anche Pirlo.Nel Milan in questo secondo tempo calato assai è ottima la prova del giovane De Sciglio che si propone anche in attacco ma la manovra complessiva è incerta lenta ed involuta.
Allegri perseguendo nella linea societaria rivolta ai giovani fa entrare nel finale anche Bojan e Njang cui capita una buona occasione proprio nel finale.
Permanendo l’1-1 si va ai supplementari così come lo scorso anno.
Al 5° del primo tempo supplementare ecco il vantaggio bianconero.E chi segna il gool del 2-1 ? Ovvio, la bestia nera del Milan il Montenegrino Vucinic ed in contropiede! Conferma che il Milan soffre la velocità delle ripartenze bianconere.Rapidissimo capovolgimento di fronte con pallone da Giaccherini a Vucinic e gol..
Il Milan nonostante sia stato autore di una buona gara perde perché inferiore nella velocità di esecuzione ed anche per una certa qual mancanza di idee in fase offensiva.
Niente di trascendentale
la Juventus che non attraversa certo un gran momento ma quel pizzico di cattiveria agonistica in più l’ha mostrata.
Generoso il forcing del Milan ed al 110’ proprio sui piedi di Njang c’è una grossa chanche,ma il tiro del giovane rossonero è debole debole.
Al 112’ un miracolo di riflessi da parte di Amelia evita il terzo gol deviando di piede un tiro di Isla.
Al 118° infine un tiro a botta sicura di Traoré viene deviato d’istinto da Storari.E’ l’ultima occasione per il Milan di andare ai rigori.
Finisce quindi allo Juventus Stadium con la vittoria della Juventus per 2-1 questa sfida di quarti di finale di Coppa Italia.Saranno Juventus e Lazio ad affondarsi in una delle due semifinali.
Giusta la vittoria della Juventus? Qualcosina in più i bianconeri l’hanno fatta.Sono stati più pericolosi in avanti.Non si possono confrontare le esperienze in campo di Vucinic con quelle di Njang o di Bojan….tutto qui.
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Di Admin (del 07/01/2013 @ 22:37:23, in calcio, linkato 1194 volte)
da: Mirrorfootball.co.uk
Cerimonia a Zurigo:
certamente non nel suo migliore anno ( come trofei conquistati ) Lionel Messi ha vinto il suo consecutivo 4° PALLONE D’ORO entrando così nella leggenda del calcio.
Inutile stare a discutere se si tratti o meno del miglior giocatore da sempre nel mondo.
Quando si parla di grandissimi vi sono opinioni personali che prevalgono.
Ho personalmente visto giocare sia dal vivo che in tv diversi grandissimi giocatori: Pelè,Sivori,Rivera,Beckenbauer,Gerd Muller,Bobby Charlton,Eusebio,Di Stefano,Ronaldo, Cruijff,Van Basten, Maradona,Platini,Messi,Cristiano Ronaldo…La mia opinione non cambia.Il più grande e completo è stato Alfredo Di Stefano del Real Madrid.
Certo è che a 25 anni per Messi avere già in bacheca 4 palloni d’oro è straordinario soprattutto considerando la possibile durata della sua carriera.
Personalmente avrei preferito una vittoria di Iniesta il formidabile centrocampista del Barcellona e della Nazionale Spagnola Campione del Mondo e d’Europa ma lo sappiamo i votanti preferiscono i goleador e di fronte ai numeri stratosferici di Messi arrivato nel 2012 a 91 reti segnate nella stagione c’è poco da fare
.Sono numeri che stupiscono soprattutto i votanti dei paesi più sperduti nel mondo.Nella giuria infatti vi sono 208 giornalisti e 208 tra allenatori e capitani delle squadre nazionali di calcio.
Comunque nulla da dire il pallone d’oro è in eccellenti mani.
Diciamo che a Messi manca un’unica vittoria.Quella della sua Nazionale Argentina di cui è il capitano nel campionato del Mondo.Sarà quella del 2014 l’occasione giusta per far piombare nel dramma ( così come accadde nel lontano 1950 ) un popolo intero,quello Brasiliano ?
CADE LO JUVENTUS STADIUM !
Che cosa ha detto di importante dal punto di vista calcistico ( Serie A ) la giornata dell’Epifania,che tutte le feste porta via? Anzitutto ha portato via l’imbattibilità ( già per il 2013 ) dello Juventus Stadium anche se credo si tratti di un vero e proprio scocciante ( per gli Juventini ) episodio.
La Sampdoria è già stata corsara anche in casa del Milan ad inizio campionato e lo è stata (con guida tecnica cambiata Rossi al posto di Ferrara) anche quest’oggi a Torino e giocando addirittura buona parte della gara in inferiorità numerica.Una doppietta dell’argentino Mauro Icardi 20 anni,ha dato ai blucherchiati tre punti pesanti.
Guida del campionato ben salda a fine girone di andata per la Juventus appena avvicinata da una Lazio che ha fatto dell’Olimpico il suo fortino raccogli punti.Potrà una Lazio che ha in Mauri un ispiratore non sempre continuo ed in Klose il suo finalizzatore un po’ attempato ma sempre validissimo lottare per lo scudetto fino alla fine ? Non lo crediamo,francamente.
Ed il resto della compagnia? In caduta libera appare l’Inter sconfitta duramente ad Udine.Dopo la vittoria in casa Juventus la squadra di Stramaccioni ha perso colpi su colpi.Ed a Udine è caduta sotto i colpi del solito indistruttibile Di Natale ( due reti e media altissima in proporzione alle gare giocate) abile più di Palacio nel finalizzare i contropiede.
L’Inter non ha centrocampo, preferisce saltarlo a piè pari e nonostante le buone prove di Cassano è destinata prima o poi ad essere trafitta in assenza di una altissima e difficile finalizzazione in gol dei contropiede portati.
Ha destato nella giornata scalpore anche la sconfitta interna della Fiorentina di fronte ad un Pescara che con questi 3 punti d’oro concretizza speranze di salvezza.I viola sono capitati in una di quella giornate ove nonostante le molte occasioni la palla non ne vuol sapere di entrare in rete.Capita.Una dura battuta d’arresto nella settimana in cui tra i tifosi era aumentata l’euforia avendo la Società definito l’acquisto di Giuseppe Rossi il talento ex Villareal fermo da tempo per un doppio infortunio al ginocchio destro da cui ( hanno detto i medici ) dovrebbe essere guarito.Un azzardo spedere cifre importanti su un giocatore così pesentemente infortunato? Può darsi.Vedremo tra un mesetto o due se Montella avrà trovato il suo finalizzatore.
La gara tra Napoli e Roma ha confermato la bravura di Cavani ( 3 gol per lui e 91 complessivi con la maglia del Napoli ) e la conferma della inconsistenza difensiva della squadra di Zeman.
Si può dare spettacolo e giocare offensivi ma se se beccano due-tre gol a gara non si può andare da nessuna parte.Il Napoli ha il suo Matador ( ed un portiere acrobata e fortunello ) e può aspirare ai primi posti della classifica nonostante i due punti di penalizzazione.
E dulcis in fundo veniamo al Milan che è alla ricerca,come dice Allegri, di un filotto di risultati per arrivare al massimo obiettivo possibile,anche a detta di Berlusconi,il terzo posto.Sofferta la vittoria contro il Siena e francamente quei 5 minuti finali con i toscani( ultimi in classifica )che spingevano a pieno organico alla ricerca del pari,fanno riflettere
.In difesa la squadra soffre molto,subisce sempre gol evitabili e ha una manovra prevedibile.Partito Pato è rimasto ( purtroppo ) Robinho ( figurarsi come sarà contento ed è pure fuori forma..) ed anche Boateng esprime propositi di lasciare l’Italia dopo gli squallidi buuuu di Busto Arsizio.
Insomma non ci sono le condizioni ideali per una rimonta d’altri tempi e tra breve la Juventus in Coppa Italia ed addirittura il Barcellona in Champions.Il lignaggio della Società dovrebbe far pensare che tutto quanto di buono si ha in corpo lo si esprime di fronte ai grandi ed in effetti il Milan da sempre così si è comportato.C’è da augurarsi che prosegua altrimenti la stagione sarebbe tutta da buttare.In attesa del via al progetto giovani.
FOTO TRATTA DA VAVEL.COM
Ora è ufficiale.L’attaccante del Milan Pato è stato ceduto ai Campioni del mondo del Corinthians per 15 milioni di euro.
Finisce malamente l’avventura italiana del “Papero” giunto giovanissimo a Milanello,autore di due buone stagioni foriere di grandi speranze naufragate miseramente poi negli ultimi due anni assolutamente deficitari causa una serie continua ed impressionante di infortuni muscolari.
Così tanti e sempre differenti da mettere ko anche il tanto decantato Milan Lab diretto da Meersseman un luminare arrivato alle quasi alle dimissioni in quanto incapace di porre rimedio al ripetersi degli infortuni
.Un grave smacco anche per le casse societarie se si pensa che soltanto un anno fa gli sceicchi del Paris S.G avevano offerto al Milan oltre 30 milioni di euro per avere Pato con loro.
All’ultimo minuto mentre la firma sul contratto stava per essere posta arrivò il niet da parte di Berlusconi ( Pato era fidanzato con la figlia Barbara) con gran brutta figura sopportata da Galliani. Anche il grande Milan dunque ogni tanto toppa clamorosamente.
Auguri al sempre giovanissimo Pato .Può anche darsi che l’aria Brasiliana possa ritemprarlo e riconsegnarlo senza infortuni ad un decente prosieguo di carriera.
Il Milan segue i giovani ha detto Berlusconi, ne ha 100 nel mirino e due o tre già ottimi in rosa.Bene,benissimo,anzi.
Si impieghino i danari ricevuti dalla cessione di Pato e quelli si spera dalla cessione di Robinho per operare in tal senso.
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