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Clicca per leggere:ECCO CHE LE COOPERATIVE DELL’ACCOGLIENZA GIA’ SI LAMENTANO A POCHE ORE DAL DECRETO CHE TAGLIA I FONDI PRO DIE E PRO CAPITE DA 35 A 19-25 EURO PRO CAPITE A MIGRANTE SALVINI HA COLTO NEL SEGNO
Di Admin (del 09/11/2018 @ 21:05:33, in Critica politica, linkato 413 volte)





Cominciano a lamentarsi i “furbetti dei troppi quartierini” dall’incasso facile!


 E mi riferisco alla questione del GIUSTISSIMO E LIMITATO TAGLIO proposto da Salvini alle quote che giornalmente vengono elargite a chi francamente non se le merita affatto ( clandestini ) a scapito invece di chi ne avrebbe più diritto e bisogno,vale a dire le centinaia di migliaia di ITALIANI in difficoltà.

 Ma è già qualcosa se si prevede di impiegare i risparmi ( circa un miliardo sui 5 previsti per l’accoglienza ) aumentando i fondi per le forze dell’ordine e/o indirizzando fondi sul dissesto idrogeologico.


 Ma LORO, quelli che hanno causato il problema ,che hanno aperto indiscriminatamente le porte a tutti col preciso piano di LUCRARE E FARE AFFARI anche sulle disgrazie altrui ( in molti casi da provare..) ora SBRAITANO CON ALTI LAI dicendo: “ col taglio dei 35 euro addio all’integrazione”

 Ma quale integrazione del cazzo? Dove la vedono l’integrazione ? e proseguono: “ i centri d’accoglienza saranno svuotati del personale, andranno via gli psicologi,gli operatori culturali, gli assistenti sociali… E SAI CHE PERDITA!



Ha detto Simone Andreotti presidente di una delle mille cooperative che lucravano sull’affare la “In Migrazione “ che con il nuovo Capitolato del Viminale coloro che parteciperanno ai bandi indetti dalle Prefetture per la gestione dei Centri di accoglienza Straordinaria che ospitano i richiedenti asilo presenti sul territorio italiano ( 96.000 su 144 mila ) NON DOVRANNO PIU’ GARANTIRE l’insegnamento della lingua italiana ( riservata solo a chi ha una protezione ed è in un centro SPRAR) e la formazione professionale oltre alle fantasiose iniziative di socializzazione e le attività sportive.

La presenza dell’assistente sociale sarà prevista per 6 ore alla settimana e l’obbligo di avere in sede un operatore culturale passa da 36 a 10 ore.

Come dire: ora gli ospiti saranno costretti a non fare nulla e vagare per le città in attesa della valutazione della domanda d’asilo.

 E’ ovvio che SALVINI dovrà mettere mano alla velocizzazione dell’esame di queste domande di asilo che come si sa per i 2/3 non riguardano chi scappa veramente da guerre e carestie.

Ma LORO PENSANO AL BUSINESS e si lamentano della possibile disoccupazione per 18 mila professionisti ( ???) sui 36 mila che lavorano nelle strutture.

 E vedrete che a breve sentiremo i RAGLI delle varie BONINO-SOROS e dei vari MANCONI.

IL TAM-TAM del buonismo interessato è già partito...L'Avvenire è già lancia in resta!