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Clicca per leggere: LETTERINA AL GRANDE GIORNALISTA PAOLO MIELI DA PARTE DI UN GIORNALISTA-GIORNALAIO CON 43 ANNI DI ISCRIZIONE ALL’ORDINE
Di Admin (del 13/03/2019 @ 18:10:04, in Critica politica, linkato 413 volte)




La vicenda è nota: RADIO RADICALE ha in atto una campagna quotidiana atta a far RICREDERE IL GOVERNO sulla decisione assunta in sede di bilancio statale di ridurre il LAUTO COMPENSO dedicato a RADIO RADICALE ormai da decenni per il servizio che l’emittente fa circa la ritrasmissione in diretta ( la grandissima parte ) delle sedute del Parlamento.

 E qui ci siamo.




Il Premier Conte a suo tempo ha fatto chiaramente intendere che di trippa per gatti ce n’è sempre meno e quindi che sarebbe meglio che i dirigenti della Radio pensassero A ENTRARE NEL MERCATO per ripianare quallo che lo Stato ( finora generosamente ) aveva loro sempre garantito. E si parla di decine di milioni l’anno.

 Bene! Apriti cielo!

 COME SOLO SANNO FARE I RADICALI espertissimi sin dai tempi di Pannella a ROMPERE I COGLIONI con costanza e ferocia quotidiane,spaziando su ogni scibile umano, è iniziata una campagna di DE PROFUNDIS con interviste quotidiane,ricerche di firme per creare i presupposti di una sollevazione parlamentare,insomma,tutto l’armamentario tipico di chi DA SEMPRE E’ abituato a scassare i marroni pur di ottenere ciò che vuole.

 Firme di parlamentari, creazione di intergruppi, interviste a magistrati,interviste a deputati e senatori.

 Oggi è andata in onda un lunga intervista ad un giornalista che rappresenta molto una sorta di potere trasversale,insomma UN GIORNALISTA CHE CONTA ,una persona dai mille incarichi di prestigio.Uno che pesa quando parla.



Ed ha parlato chiaro,altro che. SOLO CHE PER ME HA PARLATO FUORI DAL VASO!

E non POSSO ACCETTARE io giornalista-giornalaio ( poi spiegherò perché ) di sentirmi in debito per Radio Radicale! Sì,perché il Mieli con la sua consueta flemma derivante anche dal potere che ha,ha detto che tutti i giornalisti si dovrebbero sentire in debito circa ciò che Radio Radicale ha fatto e rappresentato in questi decenni. Caro Mieli sappi CHE IO NON MI SENTO AFFATTO IN DEBITO CON NESSUNO DI RADIO RADICALE della quale ho sempre ampiamente riconosciuto i meriti ed anche le storture ( ad esempio e per essere chiari le trasmissioni FAZIOSE DI TOSCANI E BILLAU con SCANDURA come ciliegina)
.In debito perché tutti possono usufruire dell’archivio?


 Anche io ho un archivio ( video che è molto costoso ) eppure non faccio sentire nessuno in debito. Lo sappiamo come andrà a finire la vicenda

. Dopo aver smosso corazzate e creato gruppi di sostegno a Radio Radicale finirà come sempre.La convenzione a maggio sarà rinnovata e la smetteranno di piangere.

 Quello che però DISGUSTA è l’ipocrisia a piene mani a volte smielata che si spande ed olezza a margine di queste interviste di supporto

. Figurarsi che prima della chiusura del suo intervento la “ corazzata” Mieli ha anche aggiunto. A Radio Radicale ed ai suoi dipendenti dovrebbero essere dati dal Governo dei milioni in più anche per il fatto di aver fatto sopportare questo disagio psichico in questi mesi di possibile taglio delle entrate…..

SIAMO ALLA FOLLIA.

 Io non sono un giornalista-giornalaio che possa sopportare in silenzio simili affermazioni.

 PS: Giornalista-giornalaio perché? Uno come me che ama gli archivi ( come a radio radicale ) ma senza prendere una lira, uno come me che conserva ancora intere annate di quotidiani ben impilate,uno come me che ha acquistato fino a pochi mesi fa 3 quotidiani al giorno ( per 65 anni…si! 65 anni ) come non può chiamarsi giornalaio? Uno di questi era la”rosea” ma francamente ne ho fatto volentieri a meno visto i contenuti degli ultimi tempi dedicati a tutto meno che allo sport.