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Clicca per leggere:INTER FINE DELL’ERA MORATTI.COMMENTO CON CONSIDERAZIONI STORICO SPORTIVE
Di Admin (del 24/10/2014 @ 16:23:37, in Calcio commenti, linkato 1139 volte)

                                            

 

Non è che le “imprese” dell’Inter ci abbiamo mai affascinato.Indubbiamente occorre talvolta da un punto di vista prettamente professionale e giornalistico occuparsene. E’ un dovere.

Ma mai l’ho fatto con piacere.Io sono toscano e per giunta di costa.

Adoro il periodo dei Comuni di medioevale memoria,figurarsi.Odio la globalizzazione ovunque e comunque si manifesti. La forza,la vitalità di un popolo di un pensiero per me vengono dal contrasto di idee e di abitudini non da un progetto condiviso.Figuararsi come “viaggio bene “al giorno d’oggi ove la parola d’ordine è:condividiamo.!

Insomma viva Pisa contro Lucca e Livorno contro Firenze o viceversa,sportivamente parlando,( e non solo…)

L’ho fatta lunga per ribadire che poco volentieri mi occupo dell’Inter.

Primo perché sono uno storico milanista “critico” ( per me grandissima parte del “pathos sportivo” è scomparso con il ritiro di Van Basten ) poi perché l’Inter è la controparte cittadina dei rossoneri ( e qui si viene ai “Comuni” ) poi ancora per la filosofia di gioco da sempre rappresentata dai neroazzurri.Opposta in genere a quella dei rossoneri.Praticità,scarso gioco,cinismo.

Comunque la notizia dell’abbandono dei Moratti è importante.

La gestione di Massimo Moratti ha portato titoli di prestigio e la vetta del mondo con il Triplete.A caro prezzo,ovvio.Diciamo un miliardo e mezzo di euro almeno e si va poco distanti dalla realtà.

L’Europa “condivisa” ora impone regole di bilancio ferree ( che alcuni club aggirano ) ed il mecenatismo familiare con i conti in rosso non è più accettato.La riconoscenza in genere non è di questo mondo e men che mai appartiene a quello del calcio.

 Ci voleva un allenatore toscano anche lui di costa a fra traboccare il vaso della sopportazione? Quella frase pronunciata da Mazzarri in conferenza stampa pre Saint Etienne “ ci sarà tempo e modo per rispondere a tutti..ora io non ho tempo.." ( Moratti aveva espresso dei dubbi sulla prosecuzione del rapporto di lavoro col tecnico in assenza di risultati..) probabilmente è stata di troppo per Moratti.Si è offeso anche per la mancata gratitudine ( E’ lui che lo aveva scelto due anni fa )

.In aggiunta anche le parole del neo amministratore delegato (ex Manchester United ) di Tohir che in pratica ha addossato alla gestione Moratti tutte le responsabilità del pesante buco di bilancio.

 Moratti è umorale ed anche permaloso.Via dall’Inter lui e tutti suoi.Fine di un’era pur mantenendo una quota azionaria di rilevante peso ( 29.5%).(fino a quando? ).

Sono state due uscite improvvide?Di certo inelegante quella di Mazzarri che sente su di sé il peso degli scarsi risultati ed anche il mancato feeling con i tifosi.( ma la squadra gioca male ).

Poi,sia detta tutta e chiara.Ai lombardi ( e si ritorna al pensiero sui “Comuni” ) non piacciono molto i toscani.O meglio:li ritengono simpatici ma non li capiscono.

Ricordate Orrico all’Inter? Voluto da Moratti.Orrico è uomo intelligente e colto ma ha modi che non si adattano assolutamente all’ambiente ( nonostante il tentativo di modernizzazione con i capelli impomatati..), ricordate il Campione del Mondo Lippi ? Voluto da Moratti ed andatosene mica senza qualche parola di troppo..

Da ricordare anche quella sfuriata dopo la sconfitta di Reggio Calabria alla prima di campionato 2000/2001  “Fossi il presidente dell' Inter, manderei subito via l' allenatore e appenderei i giocatori al muro, dopo averli presi tutti a calci nel sedere..” Vi sembrano frasi adatte per un Mecenate alla Moratti ?

Forse solo Simoni ha retto bene.Anzi,gli hanno anche scippato un titolo ( i soliti noti ).Ma Simoni ha molto buon senso e non ha natali toscani.E sull’altra sponda Allegri non è che sia stato amatissimo..

Moratti quindi ha ritenta colma la misura.I comportamenti dell’Indonensiano Tohir ( continua eliminazione di dipendenti e dirigenti dell’era Morattiana) E le parole dell’amministratore delegato Bolingbroke hanno di certo pesato di più di quelle di un tecnico sotto pressione ed anche di suo assai presuntuoso e poco adatto ad accettare critiche.

Ma basta ora occuparci di storie di miliardari….